Le attività di sensibilizzazione nelle comunità durante lo screening attivo presso l’area sanitaria di Gabu, sono parte integrante della “Formazione operatori sociali” del Dipartimento di Salute della Caritas Diocesana di Bafata

Attività di screening attivo 

I numeri sono ancora in fase di elaborazione ma intanto di sicuro è che hanno fatto 96 visite di screening nelle zone raggiungendo fino a fine marzo oltre 6104 bambini dei quali 86 con grave denutrizione e 497 con denutrizione moderata. Tutti presi in carico dai Centri di Recupero Nutrizionali della Caritas.  

Per qauesto motivo le attività principali svolte dalla Caritas Diocesana di Bafatà che sono in opera sono  le seguenti:

  • La gestione dei Centri di Recupero Nutrizionale (CRN) nei capoluoghi regionali in collaborazione con i Centri di Salute Pubblica, per il recupero nutrizionale dei bambini con Malnutrizione Acuta Severa e Moderata ai quali viuene applicato il protocollo nazionale GIDA;
  • L’educazione nutrizionale delle mamme che sono accolte nei Centri di Recupero sottoforma sia di presentazione spontanea oppure inviati dai tecnici di salute;
  • Lo screening attivo dei casi di malnutrizione acuta grave e moderata nei villaggi per i quali ogni CRN- un giorno alla settimana – prevede una uscita nei villaggi della propria area di intervento oppure segnalati dal sistema sanitario regionale;
  • La sensibilizzazione delle mamme nei primi mesi dopo il parto per l’allattamento precoce ed esclusivo dei loro figli.

 

Per queste fasi operative di grande impegno sono coinvolte le seguenti risorse umane:

  • Il Responsabile dei CRN, che segue tutte le attività, le formazioni annuali, le riunioni e le supervisioni mensili
  • Un autista per accompagnare le uscite di screening nei villaggi di tutti i CRN
  • Due operatori sociali per ogni CRN, per un totale di otto operatori.

 

Con questa metodica il fondo de “Il progetto di Ngali 2” riesce a coprire le spese salariali del responsabile di CRN, dell’autista e degli otto operatori sociali, il gasolio per le uscite di screening sul terreno e la distribuzione di alimenti, l’acquisto di alimenti, in particolare il riso per la preparazione della pappa e il latte, l’acquisto di medicine e infine l’acquisto di materiale per piccole manutenzioni dei Centri che emergono durante le visite.

Grazie a questi risultati, come da programma, nel semestre novembre-maggio si sono svolte queste importanti e fondamentali attività:

  • Incontro mensile di coordinamento degli operatori sociali dei CRN delle regioni di Bafatà e Gabu;
  • Incontro mensile di coordinamento degli operatori sociali dei CRN della regione di Tombali;
  • Incontri mensili di supervisione nei diversi CRN;
  • Visite di screening attivo nei villaggi;
  • Attività di sensibilizzazione nelle comunità durante le visite di screening e all’interno dei CRN.

Tra i punti forti del lavoro del Dipartimento di Salute della Caritas Diocesana di Bafata possiamo evidenziare una collaborazione efficace con le Aree Sanitarie e gli Agenti di Salute Comunitaria, che facilitano l’incontro con le comunità, la disponibilità di un veicolo e del gasolio per poter raggiungere i villaggi più lontani e dislocarsi autonomamente nelle regioni, la collaborazione con l’equipe dei centri di accoglienza per donne con gravidanza a rischio gestiti da Caritas Diocesana di Bafatà, che permette di sviluppare riflessioni e confronti più ampi, e di conseguenza la credibilità del lavoro che la Caritas Diocesana di Bafatà svolge grazie ad una presenza costante sul terreno locale.

 

Non si possono altresì nascondere le difficoltà che si sono presentate nel corso di questo semestre verso le quali si dovrà indubbiamente attivare o rinforzare pratiche che attenuino. In particolare possiamo citare le condizioni infrastrutturali sfavorevoli per il raggiungimento dei CRN dai villaggi e l’aumento costante dei prezzi di diverse materie prime del progetto, in particolare il latte in polvere.